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(Fonte:
Wikipedia)
Il Kayak
e canoa acque piatte, conosciuto anche come kayak velocità o kayak
olimpico, in quanto presente ai Giochi olimpici dall'edizione del
1936, è una delle discipline più conosciute della canoa.
Le imbarcazioni utilizzate per questo sport sono lunghe e strette,
con pesi variabili
a seconda della distanza di gara.
Il kayak olimpico
Nel kayak, il canoista è seduto su un seggiolino
fisso, che poggia i piedi
su una pedaliera, detta anche (nome tecnico) puntapiedi, tenendo
le gambe flesse, in modo tale da assicurare una spinta e
un'escursione della gamba sulla pedaliera, ad ogni pagaiata, per
migliorare l'avanzamento.
Viene utilizzata una pagaia a due pale sfasate tra di loro (pagaia
doppia incrociata), in genere con un angolo che varia dai 50 agli 80
gradi.
È provvisto di un timone, posto sotto lo scafo, in poppa, che viene
azionato da un sistema di tiranti che terminano con una "crociera" e
una piccola asta che si frappone tra i piedi. Il canoista muove i
piedi per azionare il movimento del timone quando necessario.
Secondo le varie specifiche della ICF (International Canoe
Federation), le imbarcazioni devono rispettare molte regole riguardo
al peso, alla costruzione e alla lunghezza.
La canoa canadese
La posizione allungata in avanti consente un aumento
della forza di spinta mentre quella inginocchiata permette un
attacco più efficace all'acqua.
Per quanto riguarda la canoa canadese, il canoista assume una
posizione alquanto inusuale. Infatti esso poggia con un ginocchio
nella canoa sopra un cuscinetto concavo con la forma del ginocchio,
e tiene il piede della gamba opposta molto avanti. Il canoista non
potendo inginocchiarsi su un piano inclinato che è la canoa,
possiede un'impostazione, ovvero una tavola liscia applicabile
all'imbarcazione che consentono un maggiore equilibrio e stabilità.
Per avanzare utilizza una pagaia a
pala singola, dove all'altra estremità si trova "l'oliva", ovvero
l'impugnatura. La pagaia può essere composta dal legno, usata dai
più giovani, fino ad arrivare alla pagaia di fibra di carbonio,
usata per di più dagli atleti più allenati ed esperti.
È una delle discipline più difficili di questo sport. Infatti la
posizione, non proprio "naturale", presuppone che si dedichi molto
tempo all'apprendimento della stabilità. Il primo problema
(tralasciando l'equilibrio già precario) è di natura direzionale.
Infatti, potendo pagaiare da un solo lato, l'atleta è costretto a
correggere costantemente la rotta per far sì che la canoa non giri
dalla
parte opposta. La "timonata" è proprio quel
particolare movimento della pagaia che, dopo la fase
di
trazione, ruota leggermente verso l'esterno in modo tale da
correggere la direzione della poppa. Oltre alla timonata esistono
molte altre manovre: l' aggancio, lo scarto, il debordée, tutte
difficili da imparare e utilizzate dai più esperti.
Equipaggi e Imbarcazioni
Esistono tipi di imbarcazioni, a seconda del numero
di equipaggio e tipo
di
canoa (canadese o kayak), esse sono:
K1 4.20: kayak monoposto, 4.20m di lunghezza usata principalmente da
bambini dai 9 agli 11 anni per imparare. possiede circa 45cm di
larghezza
In questi tipi di imbarcazioni sono ammessi equipaggi maschili e
femminili.
C1: Canadese monoposto 5,20m di lunghezza 16kg di peso minimo
C2: Canadese biposto 6,50m di lunghezza 20kg di peso minimo
C4: Canadese a quattro posti 9m di lunghezza 30kg di peso minimo
In questi tipi di imbarcazione sono ammessi solo equipaggi maschili,
dal 2010 anche femminili solo nel C1.
Dragonboat: canadese 20 posti +2, peso circa 250 kg
Materiali e tecniche di costruzione
Questo sport è in continua evoluzione. Negli ultimi
anni sono state apportate sostanziali modifiche per quanto riguarda
il materiale e la costruzione di pagaie e canoe. Precedentemente, le
regole ICF prevedevano una larghezza minima dell'imbarcazione (nel
K1 era 52 cm), ma dal 2001 è stata abolita e successivamente
le barche hanno subito una consistente evoluzione. Non è raro che
alcune tra le più famose case produttrici si avvalgano delle
migliori consulenze ingegneristiche navali, per assicurare scafi
sempre migliori. Per quanto riguarda i materiali, fino a qualche
anno fa il più comune era il vetroresina, diretto sostituto
del legno. Al giorno d'oggi, per quanto riguarda imbarcazioni da
gara, i materiali più usati sono il carbon/kevlar e la fibra di
carbonio pura; a seconda della competizione, viene scelto il
materiale più adatto. Di solito le barche da maratona sono composte
da un sottile strato di carbonio che permette di raggiungere pesi
molto ridotti (7 o 8 kg).
Tipologie di gare
Esistono vari tipi di gare svolte in questo sport:
gare di velocità, gare di fondo, gare di maratona e gare di discesa.
Nelle gare di velocità gli atleti si suddividono in "corsie"
(chiamate in gergo "acqua") distanti l'una dall'altra 9 metri,
percorrendo una distanza rettilinea che va dai 200, 500, fino ai
1000 metri. In questa tipologia di gara non è ammesso sfruttare le
scie d'acqua prodotte dagli atleti vicini (che costituiscono un
notevole vantaggio).
Nelle gare di fondo, dove le distanze percorse sono le più svariate,
gli atleti partono allineati ma possono raggrupparsi sfruttando le
proprie scie inoltre devono percorrere un tragitto non rettilineo,
bensì caratterizzato da diversi giri di boa, a seconda della
distanza percorsa. Le distanze variano a seconda dell'età e del tipo
di imbarcazione. Per le categorie Under16 (14-16 anni), juniores
(16-18 anni) e senior, la distanza è 5000 metri. Inoltre si svolgono
gare sulla distanza di 10.000 metri e oltre, fino alla maratona.
MARATONA
Nelle gare di maratona gli atleti percorrono
dai 12 ai 36 chilometri, a seconda della categoria di appartenenza.
Una caratteristica peculiare sono i trasbordi, in cui gli atleti
devono scendere dall'imbarcazione, tirarla fuori dall'acqua e
correre per qualche decina di metri prima di rimontare nella canoa.
I trasbordi avvengono in media ogni 5 chilometri. A causa del
trasbordo e della notevole distanza da percorrere, le imbarcazioni
possono pesare fino a 4 kilogrammi in meno rispetto alle normali
normative. Gli equipaggi ammessi alle gare sono solo K1, C1, K2 e
C2.
Nelle gare di discesa gli atleti navigano lungo un fiume attraverso
rapide, pietre e gorghi.
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